Giuseppe Fiermonte

Nato a Casamassima in provincia di Bari nel 1965, si è laureato in farmacia presso l’Università degli studi di Bari. In questa sede è stato per una decina di anni collaboratore tecnico nel Dipartimento farmaco-biologico, ricercatore presso la Facoltà di farmacia e in seguito professore ordinario di biochimica, ruolo che ricopre ancora oggi presso il Dipartimento di bioscienze, biotecnologie e ambiente dell’Università di Bari. Inoltre, ha svolto un periodo di ricerca all’estero come visiting scientist nel Laboratorio di biologia molecolare al Medical Research Council di Cambridge, in Gran Bretagna, sotto la direzione del Premio Nobel John E Walker.

Progetti seguiti

Dissecting the role of UCP2 in pancreatic ductal adenocarcinoma (PDAC) initiation and maintenance

Nome dell'istituzioneUniversità degli Studi di Bari Aldo Moro
RegionePuglia
Budget anno in corso139.000 €
Tipo di progettoIG
Annualità2022 - 2027
Descrizione

Obiettivo del progetto di ricerca è studiare il ruolo metabolico di UCP2 durante le fasi di inizio e di progressione dell’adenocarcinoma pancreatico duttale (PDAC). In questo tipo di tumore, mutazioni nell’oncogene KRAS rendono la produzione di NADPH dipendente dal metabolismo della glutammina. Il NADPH è infatti utilizzato dalle cellule tumorali per le reazioni biosintetiche e per l’omeostasi ossidoriduttiva. In precedenti studi sostenuti da AIRC è stato dimostrato che la proteina mitocondriale disaccoppiante, UCP2 (Uncoupling Protein 2), catalizza il trasporto dalla matrice al citoplasma di acido aspartico, un aminoacido derivante dal catabolismo mitocondriale della glutammina. Nel citoplasma l’acido aspartico viene utilizzato per sostenere la produzione di NAPDH. Poiché il silenziamento di UCP2 rallenta la proliferazione del PDAC, questa molecola e il suo ruolo saranno studiati in esperimenti con cellule in coltura in tre dimensioni di PDAC, generati da cellule pluripotenti (iPSC) che esprimono forme mutate di KRAS e p53. Con le cellule di PDAC in tre dimensioni si cercherà anche di identificare marcatori precoci di questo tipo di tumore. Approfondire la conoscenza della proteina UCP2 nel tumore pancreatico potrebbe inoltre essere utile per valutare sperimentalmente nuovi farmaci antitumorali capaci di inibirne la funzione.