Giovanna Damia

Nata a Milano nel 1960, si è laureata in medicina e chirurgia (1985) e specializzata in oncologia (1989) presso l’università statale della sua città. Nel 1986 ha iniziato a lavorare all’IRCCS Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, prima come borsista, poi come post-doc, quindi come ricercatrice e infine è diventata capo dell’Unità di riparazione del DNA, nel Dipartimento di oncologia. Tra il 1989 e il 1990 ha lavorato negli Stati Uniti, al National Cancer Institute di Frederick in Maryland.

Progetti seguiti

Harnessing Olaparib-Resistant Models to Disclose New Therapeutic Target in Ovarian Carcinoma

Nome dell'istituzioneIstituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" I.R.C.C.S.
RegioneLombardia
Budget anno in corso170.000 €
Tipo di progettoIG
Annualità2024 - 2029
Descrizione

I PARP sono farmaci che hanno ampliato l’armamentario terapeutico contro il carcinoma ovarico e offerto maggiori opzioni di cura per le pazienti con alcune caratteristiche specifiche. Si tratta infatti di farmaci in grado di bloccare in maniera mirata la poli(ADP-ribosio) polimerasi, un enzima coinvolto nella riparazione del DNA. La loro approvazione ha portato a un aumento della sopravvivenza libera da progressione, in particolare nelle pazienti con deficit della riparazione del DNA nella ricombinazione omologa. Tuttavia le cellule tumorali inizialmente sensibili a questi farmaci a volte diventano resistenti, come del resto accade anche con la maggior parte dei chemioterapici. L’obiettivo di questo progetto è sviluppare nuove ed efficaci combinazioni degli inibitori di PARP con altri tipi di terapie, per prevenire, ritardare e superare la resistenza nel tumore dell’ovaio.
Nel corso del progetto, utilizzando tecnologie omiche, sarà profilato il genoma di tumori sia sensibili sia resistenti all’olaparib, per quantificare le alterazioni del DNA e valutarne lo stato di metilazione, una caratteristica epigenetica. Inoltre, saranno studiati gli mRNA trascritti dalle cellule tumorali durante l’acquisizione della resistenza a olaparib e, anche in questo caso, verrà studiata la profilazione delle modifiche epigenetiche relative agli mRNA stessi. Negli studi sperimentali saranno infine studiate la sensibilità e la resistenza incrociata ai PARPi e al cis-platino, il principale chemioterapico utilizzato contro il tumore ovarico. Lo scopo ultimo è identificare i meccanismi coinvolti nella resistenza, e non sovrapposti tra le 2 classi di farmaci, per mettere a punto trattamenti più precisi e mirati. Infatti, dagli studi omici ci si aspetta che emergano le vie molecolari coinvolte nella resistenza ai farmaci, che saranno ulteriormente convalidate al fine di superare o invertire la resistenza ai farmaci. I dati raccolti potrebbero anche consentire di identificare biomarcatori predittivi di risposta terapeutica.