Fabrizio D'Adda Di Fagagna

Nato a Udine nel 1966, si è laureato in biologia all’Università degli studi di Trieste nel 1990 e ha conseguito un dottorato di ricerca alla Scuola internazionale superiore di studi avanzati (SISSA), svolgendo le proprie ricerche presso il Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologia (ICGEB) dal 1990 al 1995. Dopo aver lavorato come ricercatore per 7 anni al Gurdon Institute a Cambridge, in Gran Bretagna, è rientrato in Italia come Principal investigator all’Istituto Fondazione di oncologia molecolare (IFOM) di Milano, dove attualmente dirige l’Unità di ricerca risposta al danno al DNA e senescenza cellulare. È anche dirigente di ricerca presso l’Istituto di genetica molecolare (IGM) del CNR di Pavia.

Progetti seguiti

Insights into the evolving heterogeneity of metastatic colorectal cancer: from mechanisms to therapies

Nome dell'istituzioneIFOM - Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare, ETS
RegioneLombardia
Budget anno in corso136.728,10 €
Tipo di progetto5 per Mille
Annualità2018 - 2025
Descrizione

Il programma speciale 5 per mille ha l’obiettivo di comprendere come si sviluppano e diffondono le metastasi nel tumore del colon-retto e individuare strategie efficaci per contrastarle. Con il programma, articolato in diverse linee di ricerca, si sta cercando di comprendere nel dettaglio i meccanismi di progressione del cancro al colon-retto. Ciò avviene tramite lo studio non solo del tumore di per sé, ma anche del microambiente circostante, del sistema immunitario e del microbioma dei pazienti. A questo scopo i ricercatori si avvalgono anche di nuove tecnologie, come la biopsia liquida, avanzati strumenti bioinformatici e di intelligenza artificiale.

Roles of telomere biology in cancer and non-cancer host cells

Nome dell'istituzioneIFOM - Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare, ETS
RegioneLombardia
Budget anno in corso227.000 €
Tipo di progettoIG
Annualità2024 - 2029
Descrizione

Le cellule tumorali necessitano di un meccanismo di allungamento dei telomeri per sopravvivere. Un sottogruppo di neoplasie utilizza un meccanismo alternativo a quello canonico, abbreviato con ALT (allungamento alternativo dei telomeri). Le cellule di questi tumori sono caratterizzate da un elevato stress replicativo proprio a carico dei telomeri, strutture che svolgono un ruolo fondamentale nella biologia del cancro. Obiettivo del progetto è verificare l’efficacia di alcuni trattamenti farmacologici individuati per trattare le neoplasie con ALT. Inoltre, si cercherà di studiare l’impatto della disfunzione telomerica, tipica dell’invecchiamento, nelle cellule sane per capire come ciò possa influire sull’insorgenza tumorale.