Il Programma speciale di
oncologia clinica molecolare è innovativo, non
solo per gli obiettivi che si prefigge, ma anche per l'entità del
finanziamento e per la complessità, e inoltre per l'altissimo
profilo degli scienziati coinvolti nel processo di elaborazione
strategica del bando di ricerca e della selezione dei programmi
vincitori.
Tra aprile e dicembre 2010 sono state avviate le dieci
progettualità selezionate e finanziate: quasi 1.000 fra
medici e ricercatori, una cinquantina di istituzioni su tutto il
territorio nazionale e un investimento complessivo di circa 120
milioni di euro.
Ne sono derivati non soltanto i primi risultati clinici
che possono già fare la differenza per alcuni
pazienti, ma anche una nuova generazione di oncologi clinici
molecolari: medici che sanno offrire ai malati di tumore
le cure più avanzate, grazie alla loro partecipazione diretta alla
migliore ricerca di laboratorio.
L'isolamento del tumore dall'ambiente che lo circonda: invece
di colpire la cellula tumorale, mutabile e sfuggente, si rende
inospitale l'ambiente in cui essa si moltiplica
Federico Caligaris-Cappio guida una
task force di più di 130 persone, tra
ricercatori, clinici e medici scienziati. Il gruppo sta
lavorando a due nuove terapie nei confronti di due tumori frequenti
e attualmente di difficile curabilità, la leucemia linfatica
cronica (LLC) e il mieloma multiplo (MM).
La crescita di questi tumori è profondamente condizionata dalle
interazioni tra le cellule tumorali e il microambiente in cui si
sviluppano, che viene sfruttato e piegato alle necessità del
cancro. Bloccare queste interazioni, solo marginalmente colpite
dalle terapie attuali, rappresenta la chiave di volta per mettere a
punto nuove terapie efficaci contro l'evoluzione del tumore.
Approfondimenti
I traguardi dei nostri ricercatori
I finanziamenti in dettaglio
Attacco al gene leader: inattivare il pezzo di DNA "guasto" che
guida la cascata di segnali diretti allo sviluppo del tumore
Paolo
Comoglio è capofila di un progetto che non nasce
oggi, ma che è il risultato di un lungo periodo di studi, e
coinvolge un centinaio di ricercatori. La
scoperta di partenza riguarda i geni che controllano la diffusione
delle metastasi, di cui il capostipite è l'oncogene Met.
Lo studio è focalizzato sui carcinomi del
colon-retto resistenti alle terapie convenzionali ed è prossimo
alla sperimentazione clinica di una "terapia mirata", basata sui
risultati dell'oncologia molecolare e della patologia
speriementale.
I traguardi dei nostri ricercatori
I finanziamenti in dettaglio
Un nuovo cavallo di Troia: distruggere il tumore con le
cellule, corrotte e arruolate dal cancro
Alessandro Massimo Gianni sta
verificando, insieme a più di 80
ricercatori, l'attività anti-tumorale di cellule
staminali normali umane, geneticamente modificate. Il tumore
richiama al suo interno le cellule staminali normali, cui fa
produrre sostanze necessarie al suo sviluppo. Scopo del programma è
sfruttare queste cellule staminali normali, modificate per far
trasportare all'interno della cellula tumorale un farmaco
"distruttore".
I traguardi dei nostri ricercatori
I finanziamenti in dettaglio
Alla ricerca di nuovi bersagli terapeutici con tecnologie
innovative
Il
programma coordinato da Alessandro
Vannucchi sta identificando nuovi bersagli
terapeutici nei tumori mieloidi, analizzando i meccanismi
responsabili della proliferazione e maturazione delle cellule
cancerose: il punto di partenza per idearne il blocco. La task
force è costituita da una settantina di
ricercatori, che sta sviluppando nuove piattaforme
tecnologiche.
Il sito internet del progetto
Approfondimenti
I traguardi dei nostri ricercatori
I finanziamenti in dettaglio
L'analisi genetica: una guida per diagnosi, prognosi e terapia
mirata
Robin
Foà dirige un programma, che coinvolge più
di 70 ricercatori, la cui finalità è offrire
ai pazienti affetti da neoplasie linfoidi acute e croniche un iter
completo su base molecolare, dalla diagnosi, alla prognosi fino
alla terapia.
Il programma si basa sull'impiego delle più avanzate tecnologie
per la caratterizzazione genetica delle neoplasie che fornirà i
dati per arrivare, nell'arco temporale del programma, a sviluppare
nuove "terapie intelligenti/mirate" per pazienti con neoplasie
linfoidi.
Il sito internet del progetto
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I traguardi dei nostri ricercatori
I finanziamenti in dettaglio
Immunità innata e cancro: targeting molecolare e terapia
cellulare
Alberto
Mantovani guida un gruppo di più di 80
ricercatori, che sta studiando strategie per agire sul
microambiente immunitario e infiammatorio del cancro e sta
sviluppando approcci complementari a quelli mirati per colpire
direttamente la cellula cancerosa.
A questo scopo si sfruttano le cellule dell'immunità innata, fra
cui le cellule NK (cellule assassine), per educarle a uccidere
specificamente le cellule tumorali. Sono in via di sviluppo anche
nuovi strumenti diagnostici e terapeutici contro le infezioni
associate ai tumori, come le infezioni fungine.
Approfondimenti
I traguardi dei nostri ricercatori
I finanziamenti nel dettaglio
Proteomica funzionale contro le cellule staminali del
cancro
La
possibilità di sfruttare l'esperienza del gruppo di
oltre 120 ricercatori, coordinato
da Ruggero De Maria, sulle cellule staminali
dei tumori del polmone e del colon per riprodurre in laboratorio i
tumori dei pazienti, permette di valutare le potenzialità
terapeutiche dei nuovi farmaci e, con l'impiego di innovative
piattaforme tecnologiche, di identificare in anticipo i pazienti
che beneficeranno di ciascuna terapia.
In altre parole sembra esserci la possibilità di
prendere una scorciatoia che ci avvicini alle terapie
personalizzate.
Il sito internet del progetto
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I traguardi dei nostri ricercatori
I finanziamenti in dettaglio
Cellule staminali: il tallone d'Achille del carcinoma
mammario
Le
cellule staminali tumorali sono la riserva nascosta del tumore e in
loro assenza il cancro si esaurisce. Capire meglio come funzionano
queste cellule è fondamentale per comprendere come si origina il
tumore e quali sono le sue "debolezze". In questo programma di
ricerca Pier Paolo Di Fiore coordina una
squadra di oltre 80 ricercatori che
comprende esperti in cellule staminali, clinici
specializzati in senologia, patologi, farmacologi ed esperti nello
sviluppo di nuovi farmaci. L'idea è di sfruttare le cellule
staminali tumorali come tallone d'Achille del carcinoma
mammario.
Le cellule staminali sono anche le più resistenti alla terapia,
sono rare e quindi molto difficili da isolare per poterle studiare.
Pier Paolo Di Fiore con il suo gruppo ha ideato un metodo che
permette di isolare le cellule staminali del tumore della mammella.
I ricercatori sono ora in grado di iniziare un programma di studi e
ricerche che utilizzi le cellule staminali nella diagnosi e terapia
dei tumori.
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I traguardi dei nostri ricercatori
I finanziamenti in dettaglio
Una piattaforma di ricerca per lo sviluppo di terapie
innovative
Questo programma, coordinato
da Pierfrancesco Tassone, coinvolge
quasi 80 ricercatori e ha un obiettivo
molto ambizioso: sviluppare terapie innovative per due importanti
neoplasie ematologiche, il mieloma multiplo e la leucemia linfatica
cronica, attraverso l'interferenza con uno dei meccanismi più
importanti di regolazione della proliferazione e della
sopravvivenza cellulare: quello mediato dai microRNA. I microRNA
sono una classe di acidi nucleici che regolano l'espressione genica
e condizionano il regolare funzionamento della cellula. Il progetto
si avvarrà delle più avanzate strategie nanotecnologiche.
L'obiettivo finale sarà riuscire a veicolare i farmaci
molecolari sviluppati per inibire l'espressione aberrante di
microRNA o promuovere l'espressione di microRNA laddove fosse
necessario per mantenere le funzioni cellulari nella norma.
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I traguardi dei nostri ricercatori
I finanziamenti in dettaglio
"Tripli negativi": nuovi strumenti per la diagnosi e la terapia
nei carcinomi della mammella
Questo
programma si concentra sui carcinomi alla mammella e in particolare
su un tipo di tumore al seno, detto "triplo negativo", tra i più
aggressivi e metastatizzanti e quindi associato a recidive.
Il team di quasi 90
ricercatori coordinato da Giannino del
Sal si sta impegnando a tradurre in termini
applicativi i progressi ottenuti nella comprensione della biologia
di questi tumori che ci presentano oggi nuovi bersagli molecolari
da colpire con strategie terapeutiche innovative e la possibilità
di elaborare strumenti per diagnosticare più precocemente e
accuratamente i diversi tipi di tumore al seno, per meglio seguire
il decorso della malattia.
I traguardi dei nostri ricercatori
I finanziamenti nei dettagli