Il fumo passivo: un ostacolo per la chemioterapia e un pericolo per la salute

Ultimo aggiornamento: 19 aprile 2024

Il fumo passivo: un ostacolo per la chemioterapia e un pericolo per la salute

L’esposizione involontaria al fumo di tabacco può influenzare i risultati delle cure.

I risultati di uno studio dell’Università dell’Oklahoma hanno rivelato un fatto preoccupante: il fumo passivo rende le cellule dei tumori della testa e del collo meno sensibili alla chemioterapia. Questo dettaglio è particolarmente rilevante perché i pazienti oncologici sono incoraggiati a smettere di fumare, dato che il fumo influisce negativamente sulla prognosi. Ma la ricerca dimostra che l’esposizione anche al solo fumo passivo potrebbe ridurre le possibilità di successo del trattamento.

Cellule meno sensibili e più aggressive

I ricercatori hanno studiato il carcinoma a cellule squamose della testa e del collo (HNSCC), un tumore che può svilupparsi nel naso, nella bocca o nel collo. Hanno esposto le cellule tumorali al fumo di sigaretta e poi le hanno trattate con cisplatino, un farmaco chemioterapico comunemente usato. Hanno scoperto che, in queste condizioni, era necessario quasi il doppio della concentrazione di cisplatino per uccidere le cellule. Inoltre, le cellule sopravvissute mostravano una maggiore tendenza a proliferare in modo incontrollato.

L’esposizione al fumo riduce l’assorbimento del cisplatino nelle cellule e aumenta la loro capacità di espellere il farmaco. Questo suggerisce che il fumo passivo potrebbe diminuire l’efficacia non solo della chemioterapia ma anche di altri trattamenti farmacologici, favorendo la cosiddetta multiresistenza farmacologica.

L’importanza di evitare il fumo passivo

“Anche se questo studio è stato condotto in laboratorio, abbiamo simulato l’esposizione umana al fumo passivo” ha commentato Balaji Sadhasivam, autore principale dell’articolo e coordinatore della ricerca. “Se i pazienti con il cancro vivono con qualcuno che fuma, è importante che evitino di esporsi al fumo mentre sono in chemioterapia”.

Per i pazienti con tumori legati al fumo, smettere di fumare fa già parte del piano di trattamento. I risultati di questo studio suggeriscono che andrebbero incoraggiati a smettere anche i familiari e i caregiver fumatori, affinché non siano responsabili dell’inalazione involontaria delle sostanze nocive da parte dei malati.

I rischi del fumo passivo secondo le ricerche

Il fumo passivo, noto anche come fumo ambientale, è una minaccia significativa per la salute pubblica. Come riferisce il sito del Ministero della Salute italiano, nel nostro Paese il fumo passivo è responsabile di circa 1.000 morti all’anno. Nei contesti scientifici anglofoni, il fumo passivo viene spesso descritto come “fumo di seconda mano”, distinguendolo dal “fumo di terza mano”, un fenomeno meno conosciuto ma altrettanto dannoso, che riguarda la permanenza delle sostanze nocive del fumo nell’ambiente.

Nel rapporto “The Health Consequences of Involuntary Exposure to Tobacco Smoke” (“Le conseguenze sulla salute dell’esposizione involontaria al fumo di tabacco”), pubblicato dal Surgeon General Office degli Stati Uniti nel 2006, gli esperti avevano già evidenziato che il fumo passivo causa morti premature e malattie sia nei bambini sia negli adulti non fumatori.

A queste informazioni si aggiungono i risultati di uno studio recente pubblicati sulla rivista Nature Medicine. Gli autori hanno esaminato le ricerche sul tema svolte fino al 2022, confermando che il fumo passivo è associato a un significativo aumento del rischio di sviluppare gravi malattie. Tra queste vi sono il cancro ai polmoni, il cancro al seno, la cardiopatia ischemica, l’ictus, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), infezioni delle vie respiratorie inferiori, asma, diabete di tipo 2 e otite media.

Gli autori sottolineano che il fumo passivo dovrebbe essere una priorità per i responsabili delle politiche sanitarie, per i medici e per i sostenitori della sanità pubblica. Raccomandano inoltre di rafforzare le misure di controllo del tabacco, specialmente nelle aree con alta prevalenza di fumo attivo e passivo.

Referenze

  • Sadhasivam B, et al. Exposure to Secondhand Smoke Extract Increases Cisplatin Resistance in Head and Neck Cancer Cells. Int J Mol Sci. 2024 Jan 14;25(2):1032. doi:10.3390/ijms2502103
  • Office on Smoking and Health (US). The Health Consequences of Involuntary Exposure to Tobacco Smoke: A Report of the Surgeon General. Atlanta (GA): Centers for Disease Control and Prevention (US); 2006. Traduzione dell’executive summary a cura di EpiCentro https://www.epicentro.iss.it/fumo/pdf/Fumo_passivo_it.pdf
  • Flor Sl, et al. Health effects associated with exposure to secondhand smoke: a Burden of Proof study. Nat Med. 2024 Jan;30(1):149-167. doi: 10.1038/s41591-023-02743-4
  • Agenzia Zoe

    Agenzia di informazione medica e scientifica