Usare un deodorante può aumentare il rischio di ammalarsi di cancro del seno?

No, non esistono studi che dimostrino una relazione tra l’uso del deodorante e il rischio di ammalarsi, così come non esistono prove a carico di ingredienti comunemente usati nelle formulazioni dei deodoranti, come alluminio e parabeni.

Ultimo aggiornamento: 12 luglio 2023

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In sintesi

  • I deodoranti sono stati accusati di aumentare il rischio di ammalarsi di cancro della mammella perché per la maggior parte contengono alluminio e parabeni.
  • Gli studi epidemiologici non hanno mostrato relazioni significative tra l’uso del deodorante e la comparsa della malattia.
  • Gli studi effettuati sull’alluminio non hanno rilevato una relazione tra il suo effetto sui recettori degli estrogeni e il tumore mammario.
  • I parabeni contenuti nei deodoranti sono sostanze con un lieve effetto simile a quello degli estrogeni, ma anche nei loro confronti i risultati degli studi sono poco conclusivi.
  • Il quarto superiore esterno della mammella è la sede più frequente dei carcinomi mammari solo perché è la parte più voluminosa della ghiandola e non perché è contigua ai linfonodi ascellari.

Le credenze

Usare il deodorante può provocare il cancro del seno? Lo affermano articoli che circolano attraverso catene di e-mail e siti internet, in cui si sostiene che il deodorante impedirebbe all’organismo di eliminare col sudore determinate tossine, favorendo così la comparsa di mutazioni e quindi il cancro. Si sostiene anche che l’alluminio e i parabeni contenuti in molti deodoranti avrebbero un effetto cancerogeno e che i tumori si svilupperebbero più frequentemente nel quadrante superiore esterno della mammella per contiguità con i linfonodi “intasati” dal deodorante. Inoltre, l’abitudine di depilare le ascelle, sempre secondo tali articoli, potenzierebbe gli effetti cancerogeni del deodorante, favorendo l’ingresso di sostanze tossiche attraverso la pelle; infine, gli uomini svilupperebbero più raramente il cancro della mammella perché usano meno deodorante e non si depilano.

Gli studi

Se il nesso tra l’uso di deodoranti e lo sviluppo del cancro al seno fosse vero, dovrebbe emergere dagli studi epidemiologici, ma non vi sono dati consistenti che confermino questa associazione. In uno studio del 2002 alcuni ricercatori hanno confrontato i dati di oltre 800 donne con cancro al seno e altrettante sane, esaminando le loro abitudini in materia di igiene. I risultati non hanno mostrato alcuna differenza tra i due gruppi per quanto riguarda deodoranti o depilazioni. È bene anche ricordare che l’uso della ceretta o del rasoio può sì aumentare il rischio di infezioni, ma ciò non modifica l’eventuale assorbimento delle sostanze attraverso la pelle.

Nel 2016 è stata pubblicata anche una revisione sistematica di tutti gli studi osservazionali (cioè basati sull’osservazione di ciò che riferiscono le donne) e di due studi caso-controllo (cioè studi in cui un gruppo di utilizzatori di deodoranti è stato messo a confronto con un gruppo che non li utilizzava). La revisione conferma che non è emersa alcuna relazione tra deodoranti e rischio di cancro, ma segnala anche la mancanza di studi di buona qualità.

L'alluminio

I composti di alluminio sono tra gli ingredienti attivi dei deodoranti perché bloccano le ghiandole sudoripare e hanno un’azione batteriostatica: limitano, cioè, la proliferazione dei batteri e gli odori che questi possono produrre. Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che l’alluminio possa essere assorbito attraverso la pelle e modificare i recettori per gli estrogeni nel tessuto mammario. Poiché molti tumori rispondono alla concentrazione di estrogeni, l’alluminio potrebbe, secondo questa teoria, accrescere il rischio di ammalarsi. Al momento non vi sono però prove attendibili che l’alluminio possa raggiungere la ghiandola mammaria attraverso la pelle (i risultati di uno degli studi più seri hanno dimostrato il passaggio di una quantità quasi irrisoria, pari allo 0,012 per cento). La quantità di metallo che raggiunge la mammella attraverso il cibo è molto più elevata di quella che lo fa attraversando la cute. Inoltre, più del 50 per cento dell’alluminio viene escreto nelle prime 24 ore, per cui, anche se una persona usa quotidianamente cosmetici contenenti alluminio, è improbabile che vi sia un accumulo significativo nell’organismo.

Di conseguenza gli esperti ritengono che non vi sia, allo stato attuale delle ricerche, alcun legame concreto tra alluminio nei deodoranti e cancro del seno. Il Comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori (SCCS) è l’organismo incaricato dalla Commissione europea di valutare i rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori derivanti dall’uso di prodotti non alimentari (es. cosmetici) e di servizi (es. tatuaggi). Nel 2020 il SCCS, alla luce dei dati disponibili, ha concluso che l’esposizione all’alluminio derivante dall’uso quotidiano di prodotti cosmetici non aggiunge quantità significative di alluminio rispetto alle altre fonti di esposizione. L’SCCS considera sicuro l’uso dei deodoranti e degli antitraspiranti fino a una concentrazione di alluminio pari al 6,25 percento per quelli a stick e roll-on e al 10,60 percento per i deodoranti spray.

I parabeni

I parabeni sono sostanze chimiche usate come conservanti in molti cosmetici e come additivi alimentari. Possono essere assorbiti attraverso la pelle e hanno proprietà simili a quelle degli estrogeni. Nel 2004 i dati emersi da uno studio su un piccolo campione di pazienti hanno dimostrato la presenza di tracce di parabeni nei tessuti tumorali asportati da donne malate. Questo ha aumentato le preoccupazioni sulla pericolosità di queste sostanze, e di conseguenza dei deodoranti che le contengono. È bene tuttavia ricordare che si tratta di un’analisi senza gruppo di controllo, cioè nessuno ha cercato le tracce di parabeni nei tessuti mammari di donne sane. Anche per questo non vi è alcuna dimostrazione di una relazione di causa ed effetto. Inoltre i parabeni sono sì sostanze simili agli estrogeni, ma molto più deboli degli estrogeni prodotti dall’organismo femminile e persino dei fitoestrogeni presenti in alcuni alimenti. Di conseguenza, una volta entrati in contatto col tessuto mammario, vengono facilmente scalzati dagli estrogeni naturali, più potenti, e i loro possibili effetti sulle cellule sono altamente improbabili.

Nell’ambiente esistono molte sostanze con effetti simili agli estrogeni e i parabeni sono presenti nell’organismo di quasi tutti gli individui che vivono in Paesi sviluppati, senza che sia stata dimostrata alcuna relazione con una specifica malattia.

I parabeni sono comunque indicati in etichetta nella composizione di tutti i cosmetici ed esistono in commercio anche prodotti che ne sono privi.

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Il ruolo del sistema linfatico

L’affermazione secondo la quale l’uso dei deodoranti impedirebbe di eliminare tossine potenzialmente cancerogene da parte del sistema linfatico è priva di fondamento scientifico, perché tale sistema non svolge questa funzione, che dipende invece dal fegato e dai reni. I linfonodi, le strutture del sistema linfatico, sono piuttosto la sede delle reazioni immunitarie di difesa dell’organismo e il crocevia del drenaggio dei liquidi dai tessuti. Tali liquidi raggiungono poi attraverso la circolazione sanguigna il fegato e i reni, dove le tossine sono depurate. I deodoranti non influiscono su questo processo.

Tumori nelle mammelle: rischio per quadrante e rischio per l'uomo

Per quel che riguarda il maggior rischio di sviluppare un tumore nel quadrante superiore esterno del seno, ciò è spiegato dal fatto che non tutti i quadranti della mammella hanno la stessa dimensione. Più della metà del tessuto mammario si trova nel quadrante superiore esterno, che è quindi soggetto a un numero maggiore di tumori rispetto agli altri settori della ghiandola.

Anche la minore incidenza del cancro della mammella negli uomini è legata a una ragione anatomica, la minore quantità di tessuto mammario rispetto alle donne, e a una fisiologica, ossia la scarsa produzione di estrogeni nel sesso maschile. Il basso numero di questo tipo di tumori negli uomini non è invece associato a presunte diverse abitudini di igiene personale.

In conclusione

Negli studi effettuati sinora gli scienziati non hanno riscontrato alcun aumento del rischio di tumore del seno nelle donne che usano il deodorante o si depilano le ascelle rispetto a quelle che non lo fanno. Non ci sono prove attendibili che dimostrino che l’alluminio o i parabeni provochino tumori alla mammella. La presunta interferenza del deodorante con l’eliminazione delle sostanze tossiche non trova giustificazione, considerato il modo in cui funzionano il sistema linfatico e l’apparato escretore. Il più basso tasso di tumori della mammella negli uomini è legato a differenze biologiche rispetto alle donne, che nulla hanno a che fare con l’uso del deodorante o con l’igiene.

  • Agenzia Zoe