Ecografia transvaginale

Ultimo aggiornamento: 10 novembre 2021

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Di che cosa si tratta?

L'ecografia transvaginale è una tecnica diagnostica che permette di studiare la morfologia e lo stato di salute degli organi genitali interni femminili, ossia il collo dell'utero, l'utero, le salpingi o le ovaie. Una sonda rivestita da una pellicola ricoperta di gel viene introdotta nella vagina, e qui emette ultrasuoni (onde sonore a elevata frequenza, non udibili dall'orecchio umano) che sono riflessi in modo differente dai tipi di tessuti circostanti. I segnali provenienti dai tessuti sono registrati da un computer che ricostruisce su un monitor le immagini degli organi pelvici. L'esame serve a ipotizzare l’origine di sanguinamenti o di dolori pelvici (infiammazioni possibili cause di infertilità). Inoltre è utile a studiare la natura delle cisti ovariche, il rivestimento interno dell’utero (endometrio) e gli ingrossamenti della parete dell’utero, e inoltre a individuare l'eventuale presenza di tumori.

Questo tipo di ecografia viene normalmente richiesta per sanguinamenti anomali, dolori pelvici di origine ignota, amenorrea, per donne con problemi di infertilità, malformazioni congenite di utero e ovaie, e quando il medico ha un sospetto di tumori o infezioni. Può essere inoltre impiegata al termine del primo mese di gravidanza perché permette di evidenziare più precocemente le immagini dell'embrione.

È un esame che possono fare tutti o ha controindicazioni?

L'indagine può essere eseguita in qualunque fase del ciclo mestruale e anche in gravidanza. Nelle donne vergini il ginecologo può valutare con la visita se l'imene è sufficientemente elastico da consentire l'esecuzione del test. In caso contrario si può decidere di ricorrere all'ecografia transrettale.

Occorre qualche tipo di preparazione particolare all'esame?

Generalmente non è richiesta alcuna preparazione particolare nei giorni che precedono l’esame. Normalmente questa ecografia viene effettuata preferibilmente a vescica vuota, ma talvolta si richiede di averla piena (e quindi di bere e non urinare nell'ora precedente all'indagine) per effettuare anche l'ecografia pelvica esterna. Al momento dell'indagine ci si deve spogliare dalla vita in giù e sistemare sul lettino in posizione ginecologica. Non è richiesta nessun'altra preparazione al test.

È meglio che mi faccia accompagnare da qualcuno o posso venire da sola?

Non occorre farsi accompagnare e si può tranquillamente guidare dopo l'esame.

L'esame è doloroso o provoca altri tipi di disagio?

La procedura è indolore, ma un leggero fastidio o un senso di pressione possono essere avvertiti quando viene inserita la sonda.

L'esame comporta rischi immediati?

No.

L'esame comporta rischi a lungo termine?

No, perché l'ecografia non utilizza radiazioni ionizzanti, ma onde sonore innocue sia per la donna, sia per il feto, in caso di gravidanza in corso.

Quanto dura?

L'esame dura circa 10-20 minuti, ma può variare in relazione alle necessità individuali.

Alla fine posso andare subito a casa o devo restare in osservazione? Per quanto?

Terminata la procedura, si può subito tornare a casa.

Posso riprendere subito la mia vita normale o devo avere particolari accortezze?

Si può riprendere subito la propria vita quotidiana.

Le informazioni di questa pagina non sostituiscono il parere del medico.

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