Cellule traditrici

Ultimo aggiornamento: 23 agosto 2018

Un gruppo di ricercatori napoletani ha scoperto come alcune cellule del sistema immunitario favoriscano la crescita e la diffusione del carcinoma papillare della tiroide.

Titolo originale dell'articolo: Mast cells have a protumorigenic role in human thyroid cancer

Titolo della rivista: Oncogene

Data di pubblicazione originale: 1 novembre 2010

Dovrebbero difendere l'organismo dalle malattie ma talvolta si fanno ingannare dai tumori: sono i mastociti, cellule immunitarie che derivano dal midollo osseo. Nei carcinomi della tiroide, per esempio, aiutano le cellule tumorali a crescere e a diffondersi nei tessuti vicini. Questa scoperta, che sottolinea ancora una volta la stretto legame tra cancro e sistema immunitario, è il frutto del lavoro di un gruppo di ricercatori napoletani guidati da Rosa Marina Melillo, recentemente pubblicato sulla rivista Oncogene.

Analizzando circa 100 carcinomi papillari della tiroide e 14 tessuti tiroidei sani, Melillo e colleghi hanno scoperto che i mastociti sono molto più numerosi nella tiroide tumorale che in quella sana e che proprio da loro dipende l'aumento della capacità del tumore di diffondersi, sopravvivere e crescere. Maggiore è il numero di mastociti presenti a livello del tumore, maggiore è la possibilità che la malattia oltrepassi la capsula che circonda la tiroide e si diffonda ai linfonodi.

"Il carcinoma papillare della tiroide" spiega Melillo "è un tumore che in genere risponde bene alle terapie e ha una buona prognosi, ma nel 10 per cento dei casi si può ripresentare dopo le cure, diventare resistente ai trattamenti e generare metastasi in altri organi". I ricercatori in questo studio hanno chiarito anche alcuni dei meccanismi che regolano il rapporto tra cellule tumorali tiroidee e mastociti. In pratica: le cellule tumorali tiroidee producono sostanze che "attivano" e attirano i mastociti verso il tumore stesso, in seguito queste cellule immunitarie producono istamina e sostanze chiamate chemochine in grado di aiutare il tumore a crescere e dare origine a metastasi.

"Il sostegno al tumore e alla sua diffusione dipende anche dall'angiogenesi, cioè dalla formazione di nuovi vasi che portano nutrimento alle cellule tumorali e, in base a risultati ottenuti in sistemi sperimentali, l'angiogenesi e la crescita tumorale possono essere interrotte utilizzando un farmaco capace di bloccare i mastociti" chiarisce Melillo. Le scoperte dei ricercatori napoletani sono molto importanti a livello pratico perché suggeriscono nuove strategie per la cura del carcinoma papillare della tiroide.

  • Agenzia Zoe