Bloccare il canale che rende resistente la leucemia

Ultimo aggiornamento: 24 agosto 2018

Scoperto a Firenze il tallone di Achille delle leucemie linfatiche acute pediatriche che non rispondono alle cure tradizionali.

Titolo originale dell'articolo: Chemotherapy resistance in acute lymphoblastic leukemia requires hERG1 channels and is overcome by hERG1 blockers

Titolo della rivista: Blood

Data di pubblicazione originale: 1 marzo 2011

Si chiama hERG1 e potrebbe rappresentare la chiave per curare in modo efficace anche i casi di leucemia linfatica acuta pediatrica resistenti alla chemioterapia, secondo uno studio da poco pubblicato sulla rivista Blood.

"Negli ultimi 20 anni sono stati compiuti incredibili passi avanti nella cura di questo tumore del sangue che grazie ai farmaci viene sconfitto nella maggior parte dei casi" spiega la coordinatrice della ricerca, Annarosa Arcangeli, dell'Università di Firenze. "Nonostante questi grandi successi, purtroppo circa il 10 per cento dei bambini malati di leucemia linfatica acuta non risponde alle terapie".

Proprio sulle forme più difficili da curare - dette chemioresistenti - si sono concentrati i tentativi dei ricercatori toscani di trovare un rimedio alternativo ed efficace.

L'obiettivo dello studio è stato raggiunto con l'identificazione di una proteina responsabile della resistenza ai farmaci in questa particolare forma tumorale: si tratta di hERG1, una sorta di "canale" che si trova sulla superficie delle cellule e permette il passaggio del potassio.

"Quando hERG1 si lega ad altre molecole sulla superficie delle cellule leucemiche, le mantiene vitali e resistenti anche di fronte all'attacco dei farmaci chemioterapici che normalmente si utilizzano per questo tumore" spiega Annarosa Arcangeli. "Maggiore è il numero di molecole hERG1 sulla superficie della cellula malata, tanto più difficile sarà distruggerla". Alla luce di questi risultati, i ricercatori sono andati a caccia di terapie capaci di contrastare l'azione di hERG1.

Tra quelle già disponibili e utilizzate nell'uomo, alcuni farmaci (ad esempio l'antibiotico eritromicina), hanno come effetto secondario proprio il blocco del canale hERG1. Somministrato insieme alla chemioterapia, ha dimostrato di avere un effetto terapeutico positivo. La combinazione si è rivelata efficace sia in provetta sia in modelli sperimentali. Ora si tratta di passare al test sui piccoli pazienti. "Questi farmaci" conclude Arcangeli "aprono nuove prospettive per la cura della leucemia linfatica acuta anche in quei bambini che non rispondono alla chemio più classica".

  • Agenzia Zoe