Bambini: più sono piccoli, più ci vuole attenzione

Ultimo aggiornamento: 20 maggio 2021

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I bambini, soprattutto da 0 a 12 anni, sono i più sensibili ai rischi di un'eccessiva esposizione al sole.

Per loro natura tendono a giocare a lungo al sole anche mentre sono in acqua, ma la loro pelle è più delicata di quella degli adulti ed eventuali danni al DNA che i raggi ultravioletti possono provocare hanno più tempo per manifestarsi negli anni successivi. Le scottature nell’infanzia e nell’adolescenza, infatti, sono un importante fattore di rischio per lo sviluppo di tumori della pelle nel corso della vita.

A loro va quindi riservata una particolare attenzione.

Neonati

I bebè sotto i sei mesi di vita non dovrebbero essere mai esposti alla luce diretta del sole: per questo le creme protettive non sono consigliate in questa fascia di età. Vanno usate solo quando ci si trova accidentalmente in condizione di non poter proteggere il piccolo, che altrimenti andrebbe sempre tenuto all'ombra, anche mentre si è a passeggio, tramite ombrellini montati su carrozzina e passeggino. Questa regola non vale solo per la spiaggia, ma anche in città.

Bambini

Più crescono, più i piccoli amano giocare nell'acqua o sulla battigia: per questo, nel corso della giornata, andrà ripetuta più volte l'applicazione di prodotti con un fattore di protezione 30 o 50, resistente all’acqua e ad ampio spettro (UV-B e UV-A). È possibile scegliere prodotti solari studiati per i piccoli, o che utilizzano lo schermo minerale (a base di ossido di zinco e biossido di titanio), in grado di prevenire irritazioni e proteggere la loro pelle sensibile.

Meglio insistere perché tengano il cappello, di solito meno gradito degli occhiali che invece li fanno sentire “grandi”. Questi però non devono essere considerati come giocattoli, ma piuttosto come strumenti di protezione che, al pari di quelli degli adulti, devono proteggere almeno dal 99 per cento dei raggi UV-A e UV-B.

Per quelli con la pelle più delicata esistono oggi particolari indumenti protettivi che filtrano i raggi del sole ma lasciano traspirare e si asciugano rapidamente, per cui possono essere indossati anche durante il bagno. Per evitare danni alla pelle va comunque messo un limite alle ore trascorse al sole ed è senz'altro preferibile che a un pranzo all'ombra seguano un paio d’ore di gioco o di riposo al riparo dai raggi più forti delle ore centrali della giornata.

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  • Agenzia Zadig