Partita dall'Istituto IRCCS di Candiolo (Torino) e dall'Ospedale
Niguarda di Milano, la sperimentazione "Heracles" finanziata da
AIRC con i proventi del 5 per mille, ha portato a una nuova,
promettente cura contro alcune forme di cancro al colon.
C'è una nuova, promettente cura contro alcune forme di cancro al
colon, un tumore che è ancora oggi uno dei "big killer", nonché il
secondo per frequenza in Italia.
Lo studio, denominato Heracles e oggi pubblicato sulla
prestigiosa rivista scientifica Lancet Oncology,
è durato quattro anni ed è scaturito dalla sperimentazione
preclinica condotta all'Istituto per la ricerca e la cura del
cancro di Candiolo da Livio Trusolino,
Andrea Bertotti e Alberto
Bardelli, che hanno individuato la combinazione
terapeutica. Messa a punto da Silvia Marsoni,
responsabile del Centro studi clinici dello stesso Istituto, e da
Salvatore Siena dell'Ospedale Niguarda di Milano,
è oggi arrivata al letto dei pazienti.
"Con questa terapia - afferma Livio Trusolino - offriamo nuove
prospettive di cura a pazienti con tumore metastatico al colon caratterizzato
da una mutazione al gene HER2, refrattari al trattamento standard
con i farmaci biologici oggi in uso. Nella sperimentazione di
Heracles sono stati trattati 27 ammalati con una combinazione di
due farmaci diretti specificamente contro il bersaglio HER2 nel
tumore. Nella metà dei casi i tumori hanno smesso di crescere e nell'altra metà
sono regrediti. In una paziente
la massa tumorale è completamente scomparsa ormai da tre anni e
mezzo".
Salvatore Siena aggiunge: "Abbiamo studiato un piano di battaglia accurato: prima
abbiamo capito come identificare i malati il cui tumore presenta le
caratteristiche adatte per trarre vantaggio dalla cura anti-HER2 e
in seguito abbiamo attaccato il tumore in una sperimentazione
clinica rigorosissima che ha dato risultati senza precedenti, la
terapia Heracles". Per Silvia Marsoni "si tratta di risultati molto
incoraggianti, perché i pazienti coinvolti erano tutti diventati
resistenti a molte precedenti terapie. La sopravvivenza di queste
persone già trattate più volte, con malattia avanzata, è di solito
inferiore a tre mesi, mentre oltre la metà dei pazienti nella
sperimentazione Heracles sta ancora bene dopo nove mesi".
Il programma
che ha dato vita a Heracles, e nel quale AIRC ha già investito oltre 16 milioni di
euro nei primi cinque anni, è stato in grado di trasferire
in tempi rapidi le scoperte precliniche alla cura dei pazienti: "Si
tratta di tempi eccezionali" dice il direttore scientifico
dell'Istituto di Candiolo, Paolo Comoglio. "Heracles è il frutto
delle nuove concezioni scientifiche con cui si affronta il cancro:
il tumore viene analizzato non più in
base all'organo colpito, ma alle mutazioni genetiche che lo hanno
originato. Heracles è un altro passo avanti nell'oncologia
di precisione e personalizzata, che inaugura una nuova serie di
sperimentazioni cliniche".