Nuovi dettagli sui circuiti molecolari dei tumori intestinali

Ultimo aggiornamento: 23 agosto 2018

Descritta l'attività di un complesso proteico fondamentale per il funzionamento delle cellule staminali intestinali, sia in condizioni di salute sia in presenza di un tumore. La scoperta potrebbe portare a nuovi approcci terapeutici.

Titolo originale dell'articolo: Polycomb Complex PRC1 Preserves Intestinal Stem Cell Identity by Sustaining Wnt/β-Catenin Transcriptional Activity

Titolo della rivista: Cell Stem Cell

Data di pubblicazione originale: 1 ottobre 2015

Siamo abituati a parlare di tumori citando mutazioni e alterazioni genetiche. Anche geni "normali", impegnati nelle loro normali funzioni, però, possono contribuire allo sviluppo di un tumore. È quello che accade nei tumori intestinali con PRC1, un complesso di proteine della famiglia Polycomb dei regolatori della trascrizione. Uno studio condotto dall'équipe di Diego Pasinidell'Istituto europeo di oncologia di Milano, ha mostrato che l'attività di PRC1 non è soltanto fondamentale per il funzionamento delle cellule staminali dell'intestino ma, in presenza di mutazioni a carico di altri geni, può promuovere lo sviluppo tumorale.

Le cellule intestinali sono erose di continuo dalle sostanze introdotte con l'alimentazione. Apposite cellule staminali danno origine, lungo tutta la nostra vita, a cellule di rimpiazzo delle pareti dell'intestino. Ma come fanno queste cellule a sapere che devono dare origine a cellule dell'intestino e non, per esempio, del cervello o dei muscoli? Con il contributo fondamentale di AIRC, Pasini e colleghi hanno scoperto che di questo compito è responsabile proprio PRC1, che fa sì che alcuni geni vengano accesi e altri mantenuti spenti. "In particolare - precisa il ricercatore - PRC1 mantiene spenti geni che altrimenti farebbero perdere alle staminali intestinali la loro identità ".

Il cancro che cosa c'entra? I geni mantenuti spenti da PRC1, hanno scoperto gli scienziati, se attivati potrebbero bloccare una via molecolare coinvolta nell'insorgenza della gran parte dei tumori del colon-retto. "Da un lato questo illustra quanto possa essere complessa la biologia dei tumori" commenta Pasini. "Dall'altro, però, indica anche una possibile strada terapeutica". Si tratta di trovare il modo di attivare i geni tenuti spenti da PRC1, perché a loro volta blocchino la via responsabile della crescita tumorale. Cosa che richiede ancora molto lavoro, anche per evitare che bloccando lo sviluppo del tumore del colon tramite PRC1 si colpisca allo stesso tempo il rinnovamento delle cellule intestinali.

  • Valentina Murelli