Le due facce di una molecola

Ultimo aggiornamento: 24 agosto 2018

Ricercatori romani hanno individuato uno dei meccanismi responsabili dello sviluppo di tumori in chi soffre di malattie infiammatorie croniche.

Titolo originale dell'articolo: Involvement of interleukin-21 in the regulation of colitis-associated colon cancer

Titolo della rivista: The Journal of Experimental Medicin

Data di pubblicazione originale: 1 ottobre 2011

Si è osservato che uno stato di infiammazione cronica può in alcuni casi predisporre allo sviluppo di tumori. Il tumore al colon-retto, ad esempio, si associa ad una condizione infiammatoria dell'intestino la retto-colite ulcerosa. Tuttavia non è ancora chiaro quale sia il meccanismo attraverso il quale l'infiammazione cronica evolve in una forma tumorale. I ricercatori del gruppo di Giovanni Monteleone dell'Università Tor Vergata a Roma hanno studiato i meccanismi responsabili di questa patologia, indagando il ruolo dell'interleuchina 21 (IL21), una delle proteine coinvolte nella risposta immunitaria e nell'infiammazione.

"Avevamo già riscontrato che l'IL21 è prodotta in grandi quantità nell'intestino dei pazienti con un tumore del colon-retto e sembrerebbe avere un ruolo anche nel sostenere alcuni meccanismi infiammatori" spiega Monteleone. "Il nostro studio, recentemente pubblicato sulla rivista  The Journal of Experimental Medicine, dimostra in maniera convincente che l'IL21 promuove la crescita di questo tipo di tumore".

In realtà l'IL21 sembra essere una proteina con funzioni diverse a seconda della condizione in cui si trova: può agire, infatti, sia promuovendo sia inibendo la crescita di un tumore. A differenza del caso descritto in questo studio, in alcuni tipi di tumore, come il carcinoma renale e il melanoma, l'IL21 ha un ruolo positivo ed è in grado di attivare la risposta immunitaria contro il tumore.

La scoperta del ruolo dell'IL21 nel tumore colon-rettale rappresenta un importante passo avanti nella conoscenza di questa malattia e, grazie ai fondi AIRC, nei prossimi tre anni sarà possibile approfondire ulteriormente i risultati ottenuti fino ad ora. "Modificando l'azione dell'IL21, mediante l'utilizzo di anticorpi che ne bloccano l'attività, abbiamo osservato una riduzione sia dell'insorgenza sia delle dimensioni dei tumori nei nostri modelli sperimentali " chiarisce ancora Monteleone. Esiste già un anticorpo contro l'IL21, che attualmente è in uno studio di fase I per il trattamento dell'artrite reumatoide. "Se i nostri studi saranno confermati e se l'anticorpo entrerà nella routine ospedaliera, possiamo pensare che ci sarà la possibilità di utilizzarlo anche per il trattamento del tumore colon-rettale nei pazienti".

  • Francesca Petrera