Il serbatoio che dà benzina al tumore al polmone

Ultimo aggiornamento: 21 novembre 2018

Il serbatoio che dà benzina al tumore al polmone

L'enzima SCD1 è importante per la sopravvivenza delle cellule staminali tumorali del cancro al polmone. Spegnerlo con appositi inibitori potrebbe impedire al tumore di crescere e diffondersi.

Titolo originale dell'articolo: Stearoyl-CoA-desaturase 1 regulates lung cancer stemness via stabilization and nuclear localization of YAP/TAZ

Titolo della rivista: Oncogene

Data di pubblicazione originale: 3 aprile 2017

L'enzima SCD1 è importante per la sopravvivenza delle cellule staminali tumorali del cancro al polmone. Spegnerlo con appositi inibitori potrebbe impedire al tumore di crescere e diffondersi.

Un enzima, conosciuto finora perché svolge un ruolo chiave nella sintesi degli acidi grassi, si è rivelato importante anche per la sopravvivenza e il corretto funzionamento delle cellule staminali tumorali nel cancro del polmone. Farmaci che ne contrastino l'azione potrebbero impedire al tumore di crescere e dare metastasi.

Sono questi i risultati di uno studio sostenuto da AIRC che sono stati pubblicati sulla rivista Oncogene e aprono la porta a una nuova possibile strategia contro il tumore del polmone. "Le cellule staminali tumorali alimentano la crescita della neoplasia, sono responsabili delle metastasi e, purtroppo, sfuggono alle terapie", spiega la coordinatrice della ricerca, Rita Mancini, del Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare della Università La Sapienza di Roma.

Il gruppo studia da tempo il metabolismo degli acidi grassi insaturi. Si occupano in particolare di un enzima chiamato SCD1 (stearoil-CoA desaturasi 1), che svolge un ruolo importante nella trasformazione degli acidi grassi saturi in acidi grassi monoinsaturi. Queste molecole impiegati dalla cellula per fabbricare le proprie membrane.

"Recentemente abbiamo scoperto che l'espressione eccessiva di SCD1 è una caratteristica delle cellule staminali tumorali dell'adenocarcinoma del polmone. In questo lavoro abbiamo compiuto un passo avanti", spiega ancora la ricercatrice. "Nelle cellule isolate direttamente dai versamenti pleurici di pazienti con adenocarcinomi del polmone abbiamo scoperto che SCD1 è essenziale affinché si conservino le caratteristiche di staminalità delle cellule. Il meccanismo? L'azione di SCD1 su due vie metaboliche chiave delle cellule tumorali". La conferma dell'ipotesi è arrivata quando i ricercatori hanno bloccato l'attività di SCD1 usando sia tecniche di ingegneria genetica, sia un inibitore di SCD1 ideato per il trattamento del diabete. Dopo pochi giorni di trattamento le cellule perdevano le caratteristiche di staminalità e poi andavano incontro a morte.

La ricerca è solo ai primissimi passi, ma è promettente. "Se la strategia si rivelasse efficace, questo approccio potrebbe essere integrato nella terapia standard del tumore del polmone: in tal modo il cancro, liberato dalle proprie cellule staminali, potrebbe ritornare sensibile alla terapia e si potrebbe così prevenire anche la formazione di metastasi e recidive", conclude Mancini.

  • Antonino Michienzi