Dai laboratori di ricerca
milanesi arrivano importanti suggerimenti per nuove terapie contro
le cellule che danno origine al tumore del seno
Per curare il cancro in modo efficace è necessario agire anche
su un gruppo di cellule molto particolari presenti all'interno
della massa tumorale, le cellule che fanno partire il tumore (in
inglese tumor-initiating cells ) e che sono in grado di rinnovarsi
continuamente e di sostenere, di conseguenza, la crescita e la
diffusione del cancro.
Alessandra Magnifico, dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
e i suoi colleghi dello stesso Istituto e dell'Istituto Europeo di
Oncologia hanno studiato il comportamento di queste cellule in
risposta a un farmaco attualmente utilizzato con successo nella
terapia di alcuni tipi di tumore del seno che presentano
l'espressione di una molecola chiamata HER2.
Questi tumori, detti HER2 positivi, che rappresentano il 20 per
cento dei tumori del seno, sono particolarmente aggressivi e danno
origine a metastasi molto precocemente. L'introduzione
dell'anticorpo monoclonale trastuzumab (un farmaco biologico già in
commercio) in aggiunta alla terapia standard ha dato nuove speranze
ai pazienti riducendo, per esempio, della metà il numero di
recidive, cioè di ritorno della malattia dopo il trattamento. Dagli
esperimenti condotti da Magnifico e colleghi è emerso che il
farmaco che va a colpire direttamente HER2 è molto efficace contro
le cellule che danno origine al tumore del seno HER2 positivo anche
perchè queste contengono elevate quantità del bersaglio molecolare
dell'anticorpo.
I ricercatori milanesi, finanziati anche da fondi AIRC, hanno
inoltre dimostrato che esiste un collegamento tra HER2 e la
molecola NOTCH1, già nota ai ricercatori perchè coinvolta nella
regolazione delle cellule che danno origine al cancro del
seno.
Questa ricerca, per ora condotta solo in modelli sperimentali, ha
importanti implicazioni anche dal punto di vista clinico: per
esempio, comprendere i meccanismi con cui l'anticorpo trastuzumab
agisce per distruggere il tumore del seno permette di selezionare
in maniera più accurata i pazienti che potranno trarre vantaggio da
una terapia con tale farmaco. Inoltre, la scoperta che HER2 e
NOTCH1 collaborano tra di loro per mantenere le cellule che danno
origine al tumore apre la via allo studio di nuovi bersagli
terapeutici per un trattamento sempre più mirato ed efficace.